Gruppo Alpini Novi Ligure

Pubblicato il 31/08/2024

90° di Fondazione del Gruppo Alpini di Novi Ligure MOVM Tenente Aldo Zanotta

La storia in sintesi

In occasione del 90° di Fondazione, che verrà festeggiato il prossimo settembre, una sintesi della storia del Gruppo Alpini di Novi Ligure. La fondazione risale all'anno 1934, inquadrato nella Sezione di Acqui, come certificato da L'Alpino del 15 settembre 1934 dove, in una breve comunicazione, venne riportato quanto segue: «Sezione di Acqui - Nuovo Gruppo di Novi Ligure al comando del s.ten dott. Arturo Boffi».

Nel settembre del 1937 il periodico dell'A.N.A. si interessò al sodalizio novese segnalando l'avvicendamento del Capo Gruppo con il subentro del capitano Emanuele Isola.

Ad inizio giugno del 1938 ebbe luogo la prima uscita pubblica a Monte Spineto, con conseguente benedizione del Gagliardetto, testimoniata su L'Alpino del 15 luglio 1938.

L'Italia fu inghiottita dalla fornace della Seconda Guerra Mondiale; le attività dei Gruppi e delle Sezioni vennero inevitabilmente interrotte, nel dopo guerra, il Gruppo riunitosi intorno alla figura dell'architetto Gian Serra, ufficiale e combattente nella Prima Guerra Mondiale, riprese le attività nel 1948 e nel 1953 partecipò all'Adunata di Cortina. Gian Serra fu Capo gruppo sino al 1958.

In quest'ultimo anno venne sostituito da Agostino Mascarello e poi nel 1964 da Mario Magaglio. Nel decennio il Gruppo fu indirizzato soprattutto ad incrementare il numero degli iscritti; faceva parte della Sezione di Asti e nel 1967 con la ricostituzione della Sezione ANA di Alessandria (prima costituzione 1935) vi aderì.

Nel 1968 il Raduno Sezionale si tenne a Novi Ligure il 15 settembre in occasione del 30° di fondazione con sfilata da Piazza XX Settembre sino al monumento alle Penne Mozze inaugurato per l'occasione, sito nei giardini pubblici e benedetto da don Giovanni Brevi M.O.V.M.. Nei primi anni '70 gli Alpini novesi parteciparono ai campi di lavoro “SCHAUMANN” in val di Fanes, nelle Dolomiti per la ristrutturazione ed il recupero di sentieri, ponti e bivacchi. Nel 1971 il geom. Giuliano Arona fu eletto Capo gruppo per un triennio. Dopo di lui e sino al 1984 la guida passò ad Otello Robbiano. L'anno 1976 fu quello della svolta per l'A.N.A. (di conseguenza anche per i Gruppi) che si trasformò in una formidale associazione avente per scopo la solidarietà, riassunta dal motto. "Onorare i morti aiutando i vivi". L'occasione scaturì da un evento terribile verificatosi il 6 maggio 1976: il devastante terremoto che colpì il Friuli. Immediatamente la Sezione di Alessandria istituì un campo di lavoro a Moggio Udinese e le Penne Nere novesi aderirono con un cospicuo numero di volontari.

Anche nel 1977, a causa dell'alluvione che colpì Gavi, il sodalizio novese fu tra i primi a mobilitarsi in soccorso alla popolazione.

Il 1978 coincise con il 40° di fondazione del Gruppo, ma anche con l'inizio dell'operazione Cirimilla, a seguito dell'alluvione del 1977 quando fu interrotta la strada che dalla Cirimilla conduce alle Capanne di Marcarolo. Ancora una volta su iniziativa della Sezione di Alessandria, e con il notevole contributo degli alpini novesi, venne aperto un cantiere di lavoro nel comune di Lerma per il ripristino della viabilità, con la costruzione di un un grande capannone di legno rivestito in materiale isolante, comprendente magazzino, dormitorio attrezzato, refettorio mentre all’esterno alcune baracche fungevano da cucina e servizi. Il lavoro venne compiuto nelle estati del '78-'79 con circa 900 ore lavorative effettuate da decine di alpini.

Ancora un'iniziativa benefica nel 1982, l’A.N.A. Gruppo di Novi Ligure con il patrocinio del Comune organizzò un concerto di cori a favore dell’A.N.F.F.A.S. gruppo di Novi Ligure, l'anno seguente, ancora in favore della stessa associazione, una giornata completamente dedicata ai ragazzi, con preparazione del pranzo, esibizione di un coro alpino e spettacolo di varietà.

Nel 1985 prese l'avvio quello che sarà un progetto ambizioso a cura delle Penne Nere novesi ovvero la ristrutturazione ed il completamento del refettorio della Casa di Riposo Don Beniamino Dacatra, i lavori proseguirono anche l'anno successivo, Capo gruppo Arturo Pedrolli.

Il 26 aprile 1987 alla presenza del Presidente Nazionale Nardo Caprioli, del Vescovo di Tortona Mons. Luigi Bongianino, del Sindaco di Novi Mario Angeli fu inaugurato il refettorio, queste le parole di Pedrolli, dal Popolo di Novi del 26 aprile 1987: «Il lavoro è stato realizzato da 41 alpini che hanno offerto gratuitamente la loro opera. Sono occorse precisamente 1916 ore di lavoro quantificabili in 37.992.000 lire. Le macchine movimento terra sono state impiegate gratuitamente per 624 ore, la loro spesa sarebbe stata di 28.080.000 lire, il totale dell’opera, quindi, sommando tutto, ha un valore di 91.965.588 lire.».

Il 1988 fu l'anno della celebrazione del 50° di Fondazione, ricca di inziative fra cui l'allestimento di una mostra "Alpini nella Storia", esibizioni del Coro e Fanfara della Brigata Taurinense, sfilata per la città, presso lo stadio cerimonia del giuramento del 4° scaglione degli alpini del Battaglione Alpini “Mondovì”.

Negli anni a seguire i Soci furono impegnati nella costruzione della nuova sede sociale denominata "a baita" utilizzando un prefabbricato proveniente dal Friuli; fu inaugurata il 23 maggio 1993. Negli anni '90 -'92 fu Capo gruppo Marino Repetto, poi tornò ad essere guidato da Pedrolli.

Sempre sotto la sua guida, poi dal 2009 da Mario Semino e dal 2011 da Giuseppe Luigi Cavriani, il periodo a partire dal 1994 al 2012 fu quello della Festa Europea della Birra che consentì al sodalizio una serie di interventi importanti nel campo della solidarietà: acquisto di un'ambulanza a 4 ruote motrici per la CRI, due postazioni di dialisi per l'Ospedale cittadino, motocarro per la San Vincenzo, attrezzature per il Piccolo Cottolengo, cucine per la sede ANFASS ecc.

Il 2011 vide la pubblicazione del libro Alpin fa grado a cura di Roberto Benso edito dal Gruppo Alpini.

Nel 2013 vennero erogate, per la prima volta, le borse di studio a fronte del concorso "A. Zanotta - A. Pedrolli" riservato alle scuole primarie e secondarie del novese, l'iniziativa venne ripetuta sino al 2018.

Il 2020 vide l'impegno per N. 740 ore di lavoro soprattutto per la distribuzione delle mascherine alla cittadinanaza a causa della pandemia. Nell'anno successivo e parte del 2022, furono N. 3732 le ore di lavoro presso il centro vaccinale. Ancora nel 2022 la raccolta, cernita, imballaggio e spedizione, per N. 2 TIR ed una motrice, di materiali per aiuti umanitari all'Ucraina, attività proseguita anche gli anni dopo. Dal 2017 fu Capo gruppo Giancarlo Grosso e da giugno 2021 Giuliano Ghiglione. Nel 2022 alle Penne Nere novesi venne assegnato il premio la "Torre d'Oro", il prestigioso riconoscimento fu istituito dal Centro Studi "In Novitate" nel 1985 per premiare persone, associazioni o aziende del novese che si fossero particolarmente distinte nel campo dello sport, della cultura, della solidarietà. La motivazione del conferimento fu la seguente: «Ammirevole è lo spirito di servizio dimostrato in molteplici iniziative umanitarie verso il prossimo, gli interventi nei casi di calamità, gli incontri storico-culturali organizzati e portati a termine in collaborazione con altre associazioni del novese». La cerimonia di consegna del premio avvenne domenica 2 ottobre 2022 presente il Consigliere Nazionale Corrado Vittone.

Quanto riportato è ovviamente la storia minima, altre importanti iniziative videro la realizzazione grazie all'impegno dei Soci Alpini, Amici degli Alpini, Aggregati.

Per saperne di più si rimanda al sito http://www.gruppoalpininoviligure.altervista.org/ nella sezione Parliamo di Storia / La storia del Gruppo.

Pubblicato 25.05.2024

Oggi si sono svolti a Magenta i funerali di Mariolina Cattaneo, forse alla maggioranza degli alpini questo nome non è famigliare, eppure dovremmo ricordarci gli innumerevoli articoli pubblicati da L'Alpino a sua firma; sicuramente la ricorderanno coloro che ebbero rapporti con il Centro Studi Nazionale di cui Mariolina fu certamente una colonna. Gli alpini tiratori d'ala come il sottoscritto ebbero modo di conoscerla personalmente alle riunioni del Centro Studi sia a Como che a Domodossola, ed indirettamente attraverso il rapporto epistolare durante il progetto Il Milite non più Ignoto, prima e dopo la realizzazione dei quattro volumi Degni delle Glorie dei nostri Avi, a cura di Pierluigi Scolè, infine in altre occasioni con argomenti riguardanti la storia delle Penne Nere. Gli alpini camminatori, anche del nostro Gruppo, la incontrarono diverse volte durante le commemorazioni specialmente quelle che si svolsero in alta montagna.

Come è scritto in suo ricordo nel sito ana.it:

«Mariolina Cattaneo ci ha lasciato, troppo presto. Si è spenta a soli 46 anni dopo una lunga malattia, lasciando un grande vuoto, oltre che tra i suoi affetti più cari, nella grande famiglia dell'Associazione Nazionale Alpini, dove da vent'anni era colonna portante del Centro studi Ana.

Carattere volitivo e determinato, quanto schiva e riservata, era letteralmente innamorata degli alpini, della loro storia e della montagna, oltre che camminatrice instancabile: Mariolina era diventata una vera e propria enciclopedia vivente delle penne nere e il suo apporto è sempre stato fondamentale nella preparazione e nella realizzazione di ogni iniziativa culturale legata al nostro mondo. [...]».

Che la terra ti sia lieve, come scrisse qualcuno, nostra “Stella Alpina!”

Alpino Italo Semino

Pubblicato il 25/02/2024

Assemblea Ordinaria Annuale

Venerdì 23 febbraio 2024, in seconda convocazione alle ore 21,00, ha avuto luogo l'Assemblea Ordinaria dei Soci. Graditi ospiti il Presidente Sezionale Bruno Dalchecco, che ha presieduto l'incontro, ed il Consigliere Nazionale Corrado Vittone e che entrambi ringraziamo.

Dopo il saluto alla Bandiera e l'insediamento del Presidente e del Segretario si è proceduto alla lettura delle relazioni morale e finanziaria per l'anno sociale 2023, approvate all'unanimità dai presenti. Si è quindi proseguito con l'elezione del nuovo Consigliere del Gruppo Giuseppe Fossati, resasi necessaria per le dimissioni del Consigliere Massimo Bottazzi Schenone, trasferitosi nel Veneto ed al quale siamo riconoscenti.

Il Capo Gruppo Giuliano Ghiglione ha evidenziato come il 2024 sarà un anno importante soprattutto per organizzare le manifestazioni per il 90° di fondazione e che avranno luogo nel mese di settembre in concomitanza con la Festa sezionale di San Maurizio. Ricordiamo infatti che della costituzione del sodalizio novese ne diede notizia L'Alpino del 15 settembre 1934 con una breve nota: «Sezione di Acqui – Nuovo Gruppo di Novi Ligure al comando del s.ten dott. Arturo Boffi».

Nelle varie il Presidente ci ha ricordato gli importanti prossimi appuntamenti, infine Corrado Vittone ha illustrato alcuni temi di interesse generale.

Alle ore 23,00 l'Assemblea si è sciolta.

Alpino Italo Semino

Pubblicato 09 maggio 2023

Ettore Erizzo (immagine tratta da “L'Alpino” *Settembre 1979, n. 8, Anno LX) Avvocato, scrittore, alpino; nato Stazzano 07.07.1895, deceduto a Genova 01.08.1979. Combattente nella Prima Guerra mondiale, tenente nel 2° Rgt Alpini, ferito sul monte Rombon nel 1917. Fu Presidente Nazionale dell'A.N.A. dal 1956 al 1965. “Il Piccolo” di mercoledì 19 febbraio 1969 in occasione dell'Assemblea Ordinaria dei Soci della Sezione di Alessandria lo cita così: «[...] interverrà il consigliere nazionale avv. Ettore Erizzo, già presidente nazionale e socio della Sezione alessandrina, gruppo di Serravalle Scrivia. […]».
Autore di testi teatrali ed articoli, con il Fratello Pierluigi scrisse l'avvincente romanzo “Il regalo del Mandrogno”.

Assemblea Ordinaria Annuale

Venerdì 24 febbraio 2023, alle ore 21,00, si è tenuta, presso la sede A' Baita, l'Assemblea Ordinaria Annuale del Gruppo Alpini di Novi Ligure. Discreta la partecipazione dei Soci, circa una quarantina; la Sezione di Alessandria era rappresentata dal Vice Presidente Mauro Barzizza e dai Consiglieri Davide Demicheli, Franco Corti, Stefano Mariani e Fabrizio Silvano, che ringraziamo. Dopo il saluto alla Bandiera, si è provveduto all'insediamento del Presidente dell'assemblea nella persona di Mauro Barzizza e del Segretario Eugenio Spigno. Si è proseguito con la lettura della relazione morale da parte del Capogruppo Giuliano Ghiglione, preceduta da un minuto di silenzio in ricordo dei Soci andati avanti:

Alpino Roberto Pellati

Alpino Paolo Bettinzoli

Alpino Enrico Tinello (gennaio 2023)

Amico degli Alpini Mario Salvatore Cigliola

Citati inoltre i lieti eventi ed i matrimoni. Sostanzialmente la relazione morale ha ricordato le attività svolte nel corso dell'anno sociale 2022: le partecipazioni alle manifestazioni alpine ed istituzionali, le commemorazioni realizzate dal Gruppo, le attività svolte soprattutto quelle improntate alla solidarietà. Riassumendo nel corso del 2022 il sodalizio è stato impegnato in favore di terzi per 2.420 ore ed ha erogato, acquistando beni e servizi, una somma pari ad € 10.272. In particolare si rammenta l'impegno presso il Centro Vaccinale, la Giornata della Colletta Alimentare, la raccolta, selezione, confezionamento ed invio di N. 2 autoarticolati da 90 m3 e di N. 2 autocarri caricati con beni di prima necessità in favore della popolazione Ucraina. Infine è stato rievocato il prestigioso premio la Torre d'Oro assegnato al Gruppo da parte del Centro Studi In Novitate per le attività di solidarietà svolte dalle Penne Nere novesi. La relazione è proseguita con l'elenco degli impegni in programma nel 2023, non ultimo l'inizio della pianificazione per il 90° di Fondazione che si festeggerà nel 2024. A seguire la lettura della relazione finanziaria. Entrambe le relazioni sono state votate all'unanimità dai Soci presenti. Infine il Vice Presidente Mauro Barzizza è intervenuto portando il saluto del Presidente Sezionale Bruno Dalchecco e gratificandoci di belle parole al nostro indirizzo. Non essendovi altro da deliberare l'assemblea si è conclusa verso le 22,15.

Gruppo Alpini di Novi Ligure

Pubblicato 25/01/2023

Tratto da "Zuppa calda a Nikolajewka" - Ricordi di Guerra e di Steppa - Alpino Virgilio Fincato, Classe 1921 da Enego, iscritto al nostro Gruppo, andato avanti il 28/03/2000:

«[...] Attraversai la strada e sulla destra del sottopassaggio un soldato Italiano morto, aveva ancora il mitragliatore puntato. Subito lo credetti ferito, ma ferite non ne vidi come non vidi sangue. Vicino a questo caduto c’era una piccola isba, con una piccola scalinata di legno. Senza pensarci mi infilai dentro e mi trovai di fronte due donne e un uomo molto spaventati. Li tranquillizzai comportandomi come era il mio carattere, molto cortesemente. Però avevo fame, il pane che avevo in tasca non lo avevo ancora mangiato, non ne avevo avuto il tempo di farlo, cercavo solo di salvare la pelle e mettermi al riparo. Vidi uno scaffale un piccolo contenitore di vetro, lo presi e la donna gentilmente voleva farmi capire che non era buono, io lo credevo burro!!!, e mi faceva dei segni sfregandosi le gambe e le mani, poi capii il significato di quei segni: era il grasso anticongelante. A Nikolajewka dimenticai una sciarpa molto bella che mi avevano regalato i miei nonni. Seppi più tardi che l’Ufficiale che era sopra il semovente Tedesco e che mi chiese se ero armato era in realtà il Generale Reverberi Comandante della Divisione Tridentina. Dopo circa mezz’ora o poco più, arrivarono altri Alpini della Tridentina e alcuni soldati Tedeschi: questi furono buttati fuori senza tanti complimenti. Eravamo in pochi, sei o sette, i padroni di casa erano molto gentili con noi, ci fecero una zuppa, io ci misi il pane dentro e ne mangiai una bella ciotola. Partimmo al mattino presto, era ancora buio, il freddo era sui trenta sotto zero, sulla strada altri erano già in cammino e chissà da dove venivano, forse da Arnautowo. [...]».

Pubblicato 1° giugno 2022

Torre d'Oro al Gruppo Alpini di Novi Ligure.

Al Gruppo Alpini di Novi Ligure è stato assegnato il premio la "Torre d'Oro". Il prestigioso riconoscimento venne istituito da Centro Studi "In Novitate" nel 1985 per premiare persone, associazioni o aziende che si siano particolarmente distinte nel campo dello sport, della cultura, della solidarietà.
La motivazione dell'assegnazione è la seguente:
«Ammirevole è lo spirito di servizio dimostrato in molteplici iniziative umanitarie verso il prossimo, gli interventi nei casi di calamità, gli incontri storico-culturali organizzati e portati a termine in collaborazione con altre associazioni del novese».
La cerimonia di consegna del premio avverrà domenica 2 ottobre 2022 alle ore 10,30 presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure.

Pubblicato il 28 marzo 2022

Oggi è stata effettuata la terza spedizione di aiuti umanitari per l'Ucraina con la fattiva collaborazione dei Soci Alpini, Amici degli Alpini ed Aggregati del Gruppo. Si è trovata la soluzione per il trasferimento delle merci attraverso lo "Specchio dei Tempi" de LA STAMPA di Torino che ha aderito al progetto Onlus internazionale REMAR impegnata a completare e gestire un campo di primo soccorso a CERNIVTZI (Ucraina). In Piemonte la logistica è curata da Confartigianato Cuneo con magazzino a Fossano. Il materiale è stato pallettizzato in mattinata e consegnato tramite il trasportatore PIZZORNO, che rigraziamo, alla logistica di SPECCHIO DEI TEMPI e partirà da Fossano il 30 marzo. Stiamo altresì decidendo se ed eventualmente come procedere ancora nella raccolta di generi alimentari e medicinali, daremo indicazioni.

Pubblicato il 15 marzo 2022

Il nostro 2° TIR è arrivato al deposito TB Logistic di Przemyśl (Polonia) verso mezzogiorno. Ha cominciato le operazioni di scarico, quindi la merce è stata pallettizzata e rispedita verso l'Ucraina, ed il trasferimento è reso possibile dall'apertura di un corridoio verso Leopoli. Si ringraziano di cuore il Lions Club di Novi Ligure ed alcuni privati cittadini nostri Soci o simpatizzanti che si sono fatti carico delle spese per la spedizione del TIR dall'Italia alla Polonia. Grazie al trasportatore Vectorys, tutti i cittadini che generosamente hanno donato, tutte le donne e gli uomini di "buona volontà" che in questi giorni ci hanno aiutato nella selezione, confezionamento e nel carico dei prodotti sul camion.

Gruppo Alpini di Novi Ligure

Pubblicato il 03.03.2022

Il Gruppo Alpini di Novi Ligure è lieto di informare che oggi è partito il primo camion (un TIR della capacità di 90 m3) carico di prodotti destinati alla popolazione dell'Ucraina costretta a lasciare la propria casa per il pericolo dei bombardamenti. Il Gruppo intende ringraziare tutti coloro che hanno donato i materiali, il trasportatore Vectorys e le decine di volontari che con noi hanno provveduto all'imballaggio dei prodotti ed al carico del TIR. Ribadiamo che a causa di oggettive difficoltà per il trasporto, la raccolta continuerà esclusivamente per le seguenti tipologie: medicinali e viveri di prima necessità (anche per bambini). Ci riserviamo, entro il fine settimana, di comunicare se la raccolta potrà proseguire anche con gli altri prodotti precedentemente indicati (vestiario pesante per adulti, coperte, scarpe ecc.)
Un grazie di cuore
Gruppo Alpini di Novi Ligure

Venerdì 25/02/2022 alle ore 21.00 ha avuto luogo l'Assemblea Ordinaria Annuale del Gruppo Alpini di Novi Ligure.
Presenti per la Sezione ANA di Alessandria i Vice Presidenti Alpino Mario Venezia e Alpino Corrado Vittone ed i Consiglieri Sezionali Alpino Mauro Barzizza e Alpino Stefano Mariani. Eletto il Presidente dell'Assemblea Alpino Antonio Donà ed il Segretario Alpino Eugenio Spigno, le relazioni Morale e Finanziaria sono state esposte rispettivamente dal Capo Gruppo Alpino Giuliano Ghiglione e dal tesoriere Alpino Edoardo Persivale. Le relazioni sono state approvate all'unanimità dai Soci presenti. Dopo alcune comunicazioni inerenti la prossima Adunata Nazionale di Rimini e le celebrazioni per il 150° di fondazione delle truppe alpine ed i prossimi appuntamenti, l'Assemblea è stata sciolta verso le ore 22.30.

27 gennaio Giornata della Memoria.
Immagine tratta da: https://www.ns-zwangsarbeit.de/.../la-deportazione-verso.../
Internati militari italiani diretti al campo di prigionia (Stalag) III B a Fürstenberg, settembre 1943. Privatarchiv Strankmeyer, Ellerau, Foto: Heinrich Voß
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.»

26 gennaio: 79° anniversario della battaglia di Nikolajewka.
Grazie all'opera meritoria dell'U.N.I.R.R. (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) è stato possibile attingendo fra i n. 91.171 Caduti e Dispersi, pubblicati nell'elenco del sito https://www.unirr.it/?option=com_fabrik&view=list... stratificare quelli nati in Provincia di Alessandria, ed il contributo di vite umane durante la Campagna, fu impressionante ed ammontò a n. 1.526 fra Caduti e Dispersi. I Caduti appartenenti alle truppe alpine furono n. 615 (40,3%) seguiti da n. 393 fanti soprattutto del 37° e 38° Rgt Ftr Divisione Ravenna e 90° Rgt Ftr Divisione Cosseria, e dagli arruolati in artiglieria n. 250 (molti in forza al 9° Raggruppamento Artiglieria d'Armata). In particolare sono stati considerati appartenenti alle Truppe alpine oltre agli Alpini, agli Artiglieri alpini ed ai Genieri dei Btg Misto Genio, anche gli Aiutanti di Sanità delle Sezioni ed Ospedali da Campo Alpini, il personale della Sussistenza (vedi Squadre panettieri Weiss), il personale delle autosezioni inquadrate nelle Divisioni alpine. Il Comune di Novi Ligure ebbe N. 37 Caduti in terra di Russia di cui N. 10 appartenenti alle truppe Alpine.
Foto: Alpino Virgilio Fincato, 1° Rgt Alpini, Btg Pieve di Teco, Divisione Cuneese, che ci lasciò un bellissimo diario "Zuppa Calda a Nikolajewka" nel quale raccontò la sue esperienza in Russia.

Pubblicato 27.12.2021

Il 27 dicembre 1940 cadeva sul Chiarista e Fratarit la M.O.V.M. tenente Alpino Aldo Zanotta (nella foto indicato dalla freccia). Nacque a Novi Ligure il 2 febbraio 1903, compiuti gli studi a Novi ed a Genova conseguì la laurea in economia e commercio, espletò il servizio militare presso il Btg. Alpini “Val Maira”, allo scoppio della guerra sul fronte greco, venne assegnato al 2° Battaglione Complementi, 9° Rgt Alpini, Comandante della 2^ Compagnia, Divisione "Julia". Tenne un diario che si concluse così:
" [...] 27 dicembre 1940. Risveglio. Cannonate. Si sviluppa l’azione del 17° fanteria. Elogio del Colonnello De Renzi. Compilazione elenco caduti. Mezza scatoletta e un poco di pane. Finalmente il sole. Arrivano i viveri. Questa sera caffelatte! E’ festa!".
Motivazione della MOVM: “Comandante di compagnia alpina, era primo al contrassalto in una forte posizione nemica. Due volte ferito, tornava a riprendere il comando e contrattaccava ancora l'avversario superiore in forze, riuscendo, con l'esempio e con prodigi di valore, a respingerlo ed a mantenere la contesa posizione fino a che, colpito a morte, donava la sua giovinezza alla Patria sulle posizioni conquistate. Q. 1067 di Chiarista e Fratarit (Fronte greco), 27 dicembre 1940.”
Al tenente M.O.V.M. Aldo Zanotta è intitolato il Gruppo Alpini di Novi Ligure.

Pubblicato il 25.11.2021

Il Gruppo Alpini di Novi Ligure porge sentite condoglianze ai famigliari dell'Ingegnere Francesco Melone. Gli Alpini novesi lo ricordano con affetto quando in prossimità dei Raduni Nazionali dell'A.N.A. giungeva in sede, ogni anno, per acquistare le medaglie dell'adunata di cui era collezionista. Lo ricordano, infine, con gratitudine per il suo brillante intervento scritto ed orale, in occasione dell'80° di fondazione del gruppo, avente per tema l'anno 1934 a Novi, anno in cui nacque il sodalizio delle penne nere novesi.
Foto tratta da: http://novionline.ilpiccolo.net/.../addio-a-francesco.../

Pubblicato 27 settembre 2021

Gruppo Alpini di Novi Ligure

Domenica 26 settembre 2021: San Maurizio e Giornata Sociale

Domenica 26 settembre, come consuetudine, il Gruppo di Novi Ligure ha voluto celebrare la Festa di San Maurizio protettore delle truppe alpine e la Giornata Sociale. Il tempo molto incerto ha angustiato gli organizzatori, tuttavia forse per la benevolenza del festeggiato, tra una goccia e la minaccia di altre, siamo riusciti a condurre in porto la manifestazione. Riuniti alle ore 10,00 nel piazzale antistante il “Monumento alle “Penne Mozze”, la commemorazione ha avuto inizio con l'Alzabandiera seguita dall'Onore ai Caduti e deposizione della corona. Presente e gradita ospite, con il Gonfalone della Città, l'Amministrazione Comunale: il Sindaco Gian Paolo Cabella, l'Assessore Marisa Franco, il Consigliere Rocchino Muliere; la Sezione di Alessandria, col Vessillo, rappresentata dai Consiglieri Daniele Bertin e Stefano Mariani. Oltre la madrina del Gruppo la Sig.ra Margherita Sartirana hanno partecipato le Associazioni d'Arma del Novese che ringraziamo. Non si vuole dimenticare fra i presenti l'Alpino, socio del nostro sodalizio e Sindaco del Comune di Voltaggio, Giuseppe Benasso accompagnato dall'Assessore ed Alpino Luigi Repetto. Dopo il trasferimento in sede, la Santa Messa è stata officiata dal Parroco di Sant'Antonio, presso la tenso struttura opportunamente preparata allo scopo. Al termine della celebrazione e prima della premiazione dei soci, Il Sindaco Cabella ha voluto ringraziare gli Alpini per il servizio che con impegno stanno svolgendo presso il Centro Vaccinale della Città. In questa occasione abbiamo appreso come il Consiglio Comunale abbia deliberato di concedere la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto. Il Consigliere Daniele Bertin ha portato il saluto del Presidente Sezionale Bruno Dalchecco ed infine il Sindaco Alpino Giuseppe Benasso ci ha informati circa l'intenzione di poter realizzare un raduno degli Alpini nel suo Comune. I soci premiati quest'anno con distintivo di anzianità d'iscrizione sono stati i seguenti Alpini: 25 anni - Ugo Franco, Giuliano Ghiglione, Italo Semino, Augusto Zedda, 30 anni - Giuseppe Benasso, 60 anni - Nello Bergo. A seguire il pranzo presso il ristorante “Il Fattore” di Novi Ligure.

Gruppo Alpini di Novi Ligure

Pubblicato il 7 agosto 2021

Gli alpini Franco Corti e Fabrizio Silvano allo Scerscen per ricordare gli alpini travolti dalla valanga nel 1917 in Val Malenco.

Dal sito www.ecomuseovalmalenco.it: "[...] Trascorso l’inverno 1916, la primavera del ‘17 si rivelò particolarmente insidiosa per le abbondanti precipitazioni di neve che interessarono il mese di marzo. Furono infatti proprio quelle critiche condizioni meteorologiche a causare, il primo di aprile, il distacco di una grossa valanga dal Sasso Moro che travolse il Rifugio Musella dove si trovavano i 28 alpini. Gli stessi sopravvissuti cercarono di aiutare i compagni sepolti sotto la neve (si racconta che alcuni si salvarono uscendo dall’edificio attraverso la canna fumaria), ma per otto di loro non vi fu più nulla da fare. 14 furono i feriti. Uno degli incolumi, il caporale Parolini, scese a Tornadri per dare l’allarme e immediatamente si mossero i soccorsi. Il giorno seguente, migliorate le condizioni del tempo, il Capitano Valsecchi alla Marinelli, ignaro dell’accaduto, inviò a valle un drappello di 42 tra i suoi migliori Alpini sciatori per l’approvvigionamento di viveri e legna. Uno di loro, capace sciatore, precedette tutti alla Musella e, saputo della disgrazia occorsa ai compagni, fece immediatamente ritorno alla Marinelli per dare l’allarme. Sfortunatamente nel frattempo, i suoi compagni, nell’attraversare la bocchetta delle Forbici, furono a loro volta investiti da una seconda valanga staccatasi dalle cime di Musella. Morirono altri quindici Alpini, nonostante gli sforzi dei commilitoni giunti sul luogo della tragedia dalla Marinelli con il Capitano Valsecchi per trarli in salvo. Furono praticati numerosi pozzi, profondi sino a 20 m, ma ogni sforzo fu vano. Il giorno seguente “ancora non si era trovato altro che bastoni e cappelli ma nessuna traccia dei sepolti”. Gli Alpini deceduti rimasero sotto la neve sino alla fine dell’estate, quando con il disgelo, i compagni poterono raccoglierne i resti ancora intatti.
24 furono in tutto gli Alpini caduti, uno dei feriti morì in seguito. [...]"

Pubblicato il 19 giugno 2021

Ieri 18 giugno 2021, alla presenza del Presidente Sezionale Bruno Dalchecco, del Vice Presidente Mario Venezia e del Consigliere Franco Corti si è svolta presso la sede l'Assemblea Ordinaria Annuale con elezioni del Capo Gruppo e del Consiglio Direttivo del Gruppo. La consultazione ha avuto l'esito seguente: l'Alpino Giuliano Ghiglione nuovo Capo Gruppo con i seguenti Cosiglieri: Violo Camillo, Persivale Edoardo, Fagliano Pierfrancesco, Bisiani Stefano, Bruno Italo, Corti Franco, Guandalini Francesco, Barbin Diego, Marga Mario, Mariani Stefano, Spigno Eugenio, Bottazzi Schenone Massimo, Demichelis Mario, Fossati Giacomo.
Buon lavoro!

Pubblicato 25 gennaio 2021

Domani ricorrerà l'anniversario della battaglia di Nikolajewka, Virgilio Fincato "andato avanti" nel 2002, nostro Socio e reduce di Russia, Divisione Cuneense, Btg Pieve di Teco, ci lasciò la sua testimonianza in una pubblicazione dal titolo "Zuppa calda a Nikolajewka "Ricordi di guerra e di steppa" da cui un breve estratto:

«[...] Superai il sottopassaggio con precauzione perché sparavano da tutte le parti; e strisciando lungo la strada arrivai in una piazzola dove un regolare Russo giaceva morto; dalla sua borsa tattica spuntava un bel pezzo di pane nero, sembrava un mezzo mattone, lo presi. Il resto erano tutte munizioni. Entrai nel paese, non ricordo bene l’ora ma saranno state le 15,30 più o meno. Devo precisare che altri prima di me erano già entrati e si trovavano per oltre duecento metri oltre la ferrovia. Nel sottopassaggio caduti non ce n’erano; mi fermai per qualche minuto prima di uscire: se ci fossero stati li avrei visti. Oltre il sottopassaggio ne vidi due, uno Russo e uno Italiano. Parlo sempre del sottopassaggio a destra della discesa. Attraversai la strada e sulla destra del sottopassaggio un soldato Italiano morto, aveva ancora il mitragliatore puntato. Subito lo credetti ferito, ma ferite non ne vidi come non vidi sangue. Vicino a questo caduto c’era una piccola isba, con una piccola scalinata di legno. Senza pensarci mi infilai dentro e mi trovai di fronte due donne e un uomo molto spaventati. Li tranquillizzai comportandomi come era il mio carattere, molto cortesemente. Però avevo fame, il pane che avevo in tasca non lo avevo ancora mangiato, non ne avevo avuto il tempo di farlo, cercavo solo di salvare la pelle e mettermi al riparo. Vidi uno scaffale un piccolo contenitore di vetro, lo presi e la donna gentilmente voleva farmi capire che non era buono, io lo credevo burro!!!, e mi faceva dei segni sfregandosi le gambe e le mani, poi capii il significato di quei segni: era il grasso anticongelante. A Nikolajewka dimenticai una sciarpa molto bella che mi avevano regalato i miei nonni. Seppi più tardi che l’Ufficiale che era sopra il semovente Tedesco e che mi chiese se ero armato era in realtà il Generale Reverberi Comandante della Divisione Tridentina. Dopo circa mezz’ora o poco più, arrivarono altri Alpini della Tridentina e alcuni soldati Tedeschi: questi furono buttati fuori senza tanti complimenti. Eravamo in pochi, sei o sette, i padroni di casa erano molto gentili con noi, ci fecero una zuppa, io ci misi il pane dentro e ne mangiai una bella ciotola. [...]».

Nella foto: Virgilio Fincato

Pubblicato 30 ottobre 2020

A causa della nota situazione, quest'anno, per evitare assembramento in sede, non è stato possibile preparare e distribuire, come consuetudine, sulle tombe di tutti i nostri soci "andati avanti" il mazzetto di garofani tricolore. Abbiamo ovviato, per ricordarli, con un unico vaso di fiori deposto in prossimità della Chiesa del Cimitero Comunale di Novi Ligure. Scusandoci per l'inconveniente, ricordiamo che per disposizione del Prefetto di Alessandria le Celebrazioni del IV Novembre a Novi Ligure non potranno avere luogo.
Gruppo Alpini di Novi Ligure

Foto Franco Corti

In occasione dell'Adunata del Centenario ritengo opportuno ricordare, innanzi tutto a me, i primi due articoli dello Statuto dell'A.N.A., semplicemente, senza polemiche, per aver ben presente la rotta da seguire. Italo Semino

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI

STATUTO

MILANO - VIA MARSALA, 9

(deliberato dalla Assemblea Straordinaria dei Delegati del 31 maggio 2015)

COSTITUZIONE

Art. 1 - L’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.) fondata nel 1919, ha sede in Milano, Via Marsala 9, ed è costituita tra coloro che hanno appartenuto od appartengono alle Truppe Alpine: alpini, artiglieri da montagna, genieri, trasmettitori, paracadutisti, militari dei Servizi in organico alle Truppe Alpine, i quali, nel presente Statuto, vengono tutti indicati con il nome generico di "Alpini".

SCOPI

Art. 2 - Associazione apartitica, l’Associazione Nazionale Alpini si propone di:

a) tenere vive e tramandare le tradizioni degli Alpini, difenderne le caratteristiche, illustrarne le glorie e le gesta;

b) rafforzare tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione i vincoli di fratellanza nati dall’adempimento del comune dovere verso la Patria e curarne, entro i limiti di competenza, gli interessi e l’assistenza;

c) favorire i rapporti con i Reparti e con gli Alpini in armi;

d) promuovere e favorire lo studio dei problemi della montagna e del rispetto dell’ambiente naturale, anche ai fini della formazione spirituale e intellettuale delle nuove generazioni;

e) promuovere e concorrere in attività di volontariato e Protezione Civile, con possibilità di impiego in Italia e all’estero, nel rispetto prioritario dell’identità associativa e della autonomia decisionale.

Per il conseguimento degli scopi associativi l'Associazione Nazionale Alpini, che non ha scopo di lucro, si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri soci.

Pubblicato il 17 luglio 2018

Ultime notizie trovate per il Caduto della Grande Guerra Pesce Lorenzo Bartolomeo.

Soldato Pesce Lorenzo Bartolomeo

Figlio di Lorenzo e di Rosa Ravera, nato a Novi Ligure il 18 marzo 1897, distretto militare di Voghera, in forza al 3° Rgt Alpini Btg Monte Granero, morto il 4 settembre 1917 nell'Ospedaletto da Campo N. 171 per ferite riportate in combattimento. L'Ospedaletto da Campo N. 171 da luglio al 27 ottobre 1917 era dislocato a Pocol (Cortina d'Ampezzo) (1).

«Città di Novi Ligure […] Estratto dell'atto di morte […] Il sottoscritto sottotenente Cornelio Sig. Achille incaricato della tenuta dei registri di Stato Civile presso la 126a Compagnia Alpina Battaglione M. Granero dichiara che sul registro degli atti di morte a pagina nove a al N. 7 d'ordine trovasi inscritto quanto segue: L'anno millenovecentodiciassette ed alli quattro del mese di settembre nell'Ospedale da Campo someggiato 171 (illeggibile) mancava ai vivi alle ore quattro all'età di anni venti il soldato Pesce Lorenzo 3° Reggimento Alpini 126a Compagnia Battaglione Monte Granero nativo di Novi Ligure Provincia di Alessandria figlio di Lorenzo e di Ravera Rosa, celibe, morto in seguito a ferita da pallottola di fucile regione occipitale con foro d'uscita regione sopra orbitale destra e (illeggibile) materia cerebrale, dipendente da causa di servizio, sepolto a Pocol (Cimitero illeggibile) come consta dall'attestazione delle persone a piè sottoscritte (seguono i nomi)» (2).

Dal 30 giugno al ripiegamento del novembre 1917, in seguito a Caporetto, il Btg M. Granero operò nel settore Val Costeana: Passo Valparola, Forcella Travenanzes, Q. 2668, Punta Berrino, Cima Falzarego.

1) Tratto da: http://www.frontedolomitico.it/Uomini/ospedali/odc171.html.

2) tratto da http://www.14-18.it

Foto: Sacrario Militare di Pocol